Fabio Bucciarelli - INDIFFERENZE

Conversano, dal 22 Aprile al 31 ottobre.

Una importante mostra fotografica del fotografo Fabio Bucciarelli e promossa dalla Fondazione di Comunità D'ARTI di Conversano, animerà il centro storico di Conversano nei mesi estivi.
Le opere esposte di Fabio Bucciarelli, noto nel panorama internazionale, sono sedici e gli organizzatori hanno voluto dare un nome esplicativo delle finalità: INDIFFERENZE.
Il centro storico e' il contenitore naturale di questa rassegna e la prima delle installazioni su supporti 3 metri × 2 ritrae una famiglia di profughi riuniti dopo lo sbarco e la frase pronunciata dalla senatrice Liliana Segre sulla necessità di non rimanere indifferenti di fronte alle tragedie umane. 

Chi è Fabio Bucciarelli. Dal 2010 documenta i grandi cambiamenti storici avvenuti in Africa e Medio Oriente, tra cui la guerra civile libica fino alla morte di Gheddafi, la crisi profughi e le guerre nei territori occupati dallo Stato islamico in Siria, Libia e Iraq.
I suoi reportage hanno ricevuto i più alti riconoscimenti internazionali, tra cui la Robert Capa Gold Medal, Il world press photo, il Prix Bayeux-Calvados, il Picture of the Year International (POYi), il Kuala Lumpur Photo Awards, il Sony Award, Il Premio Ponchielli, il Best of Photojournalism (BOP) Il World.Report Award.
Prima di diventare fotografo, nel 2006 Fabio si laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso il Politecnico di Torino specializzandosi nello studio delle immagini digitali. Dopo avere lavorato come ingegnere per Il Master dei Talenti della Fondazione CRT decide di lasciare la sua carriera per dedicarsi interamente alla fotografia. Nel 2009 viaggia in Turchia ed in Iran per i suoi primi reportages. Torna in Italia e documenta il terremoto in Abruzzo, avviando una collaborazione con l'agenzia di stampa LaPresse/Ap. Le sue immagini vengono pubblicate su diverse testate internazionali e nel maggio dello stesso anno entra a far parte dei fotografi di staff. Verso fine 2010 abbandona l'agenzia e inizia a lavorare come freelance. Da allora comincia a viaggiare per documentare i conflitti mondiali e la violazione dei diritti umani. Nel 2011 lavora in Medio Oriente concentrandosi sui movimenti di rivolta civile conosciuti come Primavera Araba. Viaggia a Lampedusa, in Tunisia, in Egitto e documenta il conflitto libico dalle sue prime fasi fino alla morte di Gheddafi. Nel 2012 scrive, insieme a Stefano Citati, il libro L'Odore della guerra (Inviati al fronte, Aliberti editore) con le fotografie del conflitto libico. Nel Settembre del 2012 decide di documentare la guerra civile siriana. Il suo reportage da Aleppo vince la Robert Capa Gold Medal riconoscimento dato dal Overseas Press Club, che ogni anno individua il miglior reportage fotografico dall'estero, per realizzare il quale siano stati necessari eccezionali doti di coraggio e intraprendenza [1], oltre che con il World Press Photo, il Picture of the Year International (POYi) ed il Sony Award, Il Premio Ponchielli ed il Best of Photojournalism (BOP).

I suoi lavori sono stati pubblicati da TIME Magazine, The New York Times, BBC, Al Jazeera America, The Guardian and Observer, The Wall Street Journal, Los Angeles Times, Foreign Policy, Paris Match, Stern, Die Zeit, Paris Match, Internazionale, La Stampa, L'Espresso, Il Fatto Quotidiano, Il Corriere e La Repubblica. Attualmente collabora con l'Agence France-Presse e con diversi quotidiani e magazine internazionali oltre che con ONG come l'ICRC (Croce Rossa Internazionale) e CCM (Comitato Collaborazione Medica).

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